Il riscavo del canale romano ed altre costruzioni
Il Circeo, dalla Severiana, viene incontro con la sua alta taglia, con i suoi fianchi scoscesi, a picco, dalla parte del Precipizio. Su una sporgenza, ai piedi del monte, sorge Torre Paola. Nella piccola baia, tra la torre e il porto-canale, sbarcò, secondo un'interpretazione del racconto omerico, Ulisse.
Il porto-canale è stato attribuito dal Lugli a Nerone ma, con molta probabilità, esso è opera invece di Lucio Faberio Murena, magistrato di Circei. Il ritrovamento di un'antica iscrizione recitava infatti: "…servendosi dell'alta e bassa marea (Lucio Faberio Murena) e con lavori di arginatura e di consolidamento del canale (di Paola), ha regolato il flusso e riflusso dell'acqua nel Lago.".
Molti secoli dopo, con l'Editto del 1° Febbraio 1721, il papa Clemente XI ritenne di autorizzare il Tesoriere Generale e Commissario Generale del mare, nonché Amministratore del Feudo del Circeo, il Monsignor Carlo Collicola, a dare inizio ai lavori di riscavo del canale. Clemente XI morì dopo appena un mese dall'autorizzazione dei lavori i quali furono proseguiti e portati a termine dai successori Innocenzo XIII e Benedetto XIII.
Il Collicola fece ripulire con i condannati di varie "galere pontificie", il canale che nel corso del medioevo, a causa della mancanza di qualsiasi manutenzione, si era insabbiato e vi fece costruìre i due Ponti delle Cateratte.
Duranti gli scavi di ripristino del canale furono rinvenuti alcuni dei reperti archeoligi più importanti del Circeo, ovvero l'Apollo di Kassel e la statua di Ottaviano Augusto venduti dalla Reverenda Camera a musei stranieri. Durante questo periodo si segnala una sistematica opera di distruzione a danno degli edifici antici, soprattutto della Villa di Domiziano e delle ville romane nella frazione industriale di Circei, per ricavarne materiale da costruzione.
Il Cardinal Collicola volle apportare numerose migliorie anche al paese presso l'attuale centro storico, fra le quali:
- costruzione della nuova chiesa parrocchiale dedicata a San Francesco, in sostituzione della vecchia Chiesa del Carmine;
- restauro dell'antico Convento dei Templari;
- apertura del portone di accesso, lato verso il monte, al Cortile del Palazzo Camerale oggi Comunale;
- rifacimento del ponte lavatoio.

19 aprile 2017 | agg.0.2