Ordo Militiae Templi
San Felice Circeo (LT) annovera, tra le sue numerose presenze storiche anche i Cavalieri Templari.
Cerimonia d'investituraOrdine militare cavalleresco fondato nell'anno 1118 circa, (comunque successivamente alla prima crociata) da un nobile cavaliere della Champagne, Hugues de Payns (o Payens) assieme ad altri otto nobili francesi, al fine di proteggere i pellegrini che si recavano in Terrasanta.
Inizialmente i Cavalieri Templari assunsero la denominazione di "poveri cavalieri del cristo" adottando come simbolo o "sigillo" un medaglione con raffigurati sul recto, due cavalieri che sormontano lo stesso cavallo recante la dicitura latina "sigillum militum xpisti" ovvero sigillo dei cavalieri di Cristo, mentre sul verso vi era raffigurato il Santo Sepolcro (o, come altri affermano, il Tempio di Salomone). Molto è stato scritto e tanto dibattuto sul significato reale o esoterico di tale sigillo, ma non è questa la sede per approfondire l'argomento, in quanto questo scritto vuole essere un rapido escursus e non un trattato specialistico.
La denominazione "Templare" o più precisamente "Ordo Militiae Templi" venne adottata a seguito dell'acquartieramento dei cavalieri presso la moschea di Al-Aqsà, che si supponeva sorgesse sulle rovine dell'antico tempio di Salomone in Gerusalemme.
Cavaliere TemplareL'Ordine militare divenne in seguito anche monastico, e ad accostare due status così distanti tra loro, ossia quello di frate con quello di militare, ci pensò San Bernardo di Chiaravalle con il celebre testo "De laude novae militiae" elogio alla nuova milizia (testo discusso ed attribuito ad altri), i templari saranno comunque riconosciuti come Ordine monastico-militare presso il concilio ecclesiastico di Troyes, sotto il pontificato di Onorio II (1129 circa), successivamente papa Eugenio III (1147 circa) conferirà loro, come unifome distintiva dagli altri Ordini monastico-militari, il mantello bianco recante una croce rossa patente (quella in cui i bracci si allargano all'estremità, verso i bordi dello scudo).
Il Giglio, i Templari, la Croce... e la Massoneria
La tematica classica,in ambienti esoterici, è spesso vaga nello spiegare i rapporti tra Chiesa e Monarchia, ossia tra i due poteri complementari e contrastanti, il primo rappresentante lo spirito il secondo la materia, azzarderò ancor più definendoli, per gli appassionati della new age, ying e yang.
Il potere ecclesiale rappresentato universalmente dal simbolo della croce ed il potere monastico-ereditario rappresentato dal giglio simbolo della monarchia francese. In questo contesto si trovano frammezzati i Templari, ossia la realizzazione dei due poteri racchiusi in uno, cavalieri e monaci scomodi,quindi, sia agli uni che agli altri, potendo esercitare la loro influenza sulle masse in maniera completa. Analizzando quanto sopra, e facile capire perché ancora oggi fioriscano pseudo Templari o sette ad essi facenti riferimento, non di meno, sono intuibili gli intenti di frange massoniche che facendo tesoro dell'esperienza templare, si insinuano silenziosamente nei gangli vitali dei poteri forti dove possono facilmente tirare i fili per governare subdolamente.
Non è provato assolutamente (checché ne dicano gli interessati) che la massoneria sia una diretta discendenza dei Templari, (si dice che la massoneria nacque da Templari sopravvissuti alla strage ordita dal re di Francia, Filippo il bello, e il Papa, per vendicare i loro confratelli massacrati) ma le congetture rimarranno tali fin quando non vi saranno fondamenti storici. Bisogna comunque dire, per onor di cronaca... esoterica, che le affinità (casuali o no) tra massoni e Templari sono veramente molte.
Innanzitutto chi sono i massoni e cosa si propongono: le notizie sono frammentate, ma di sicuro si sa che i massoni richiamano la memoria del primo grande architetto, un egiziano di nome "Hiram"al quale fu dato l'incarico di costruire il tempio di Salomone (quello ove alloggiarono i Templari), nascono come associazione di mutua assistenza, quella della libera muratoria, nobile arte di squadrare la pietra grezza e farne opere grandiose come le cattedrali, paragone esoterico con l'uomo comune il quale, simile a pietra grezza, una volta assurta la conoscenza possa ascendere alla grandezza del tempio che è racchiuso in ognuno, riscoprendo, infine, che l'architetto dell'universo è Dio che impugna squadra e compasso e che osserva l'uomo, con il suo occhio, dall'interno di un triangolo simbolo di perfezione.
menorahNella simbologia massonica sono spesso presenti elementi di origine ebraica o egiziana, come ad esempio la menorah, il candelabro sacro a sette bracci (sette è uno dei numeri esoterici templari, sette i voti, sette gli scalini per ascendere al tempio di salomone, insieme al numero otto che rappresenta il paradiso per gli islamici, al nove i fondatori dell'Ordine etc.), la stella di Davide (sigillo di Salomone) o le piramidi (una curiosità, se vi capita, guardate il retro di un dollaro USA...). Una simbologia che richiama elementi sacro-religiosi, senza per altro dimenticare che la religione cattolica ha una diretta discendenza da quella ebraica (Cristo era ebreo, anche se dagli ebrei non è mai stato riconosciuto come figlio di Dio).
Un elemento sconcertante si evince dagli interrogatori effettuati, dagli aguzzini del re di Francia, sui templari arrestati che dichiararono, da più parti, che nella cerimonia di iniziazione si chiedeva agli aspiranti di sputare sulla croce e di rinnegare il Cristo, basandosi sulla affermazione che fosse un volgare impostore; se questo corrispondesse al vero, le affinità con altre religioni sarebbero fin troppo evidenti (per onor di giustizia, bisogna dire che le confessioni vennero strappate a mezzo di torture). Detto questo, si apre un nuovo scenario "LA COSPIRAZIONE MONDIALE SEGRETA E I GOVERNI OCCULTI", ma questo è tutto un'altro argomento.
Perchè i Templari in Italia
Come è ben noto, i cavalieri Templari divennero degli abili "banchieri" con le loro lettere di credito, difatto, i pellegrini potevano viaggiare con poco denaro indosso utilizzando la lettera di credito che ha precorso la nostra "carta di credito".
Il sistema era semplice: ai pellegrini che versavano nelle casse dei templari una somma o comunque dei valori, veniva rilasciata una pergamena in controvalore, contrassegnata con un sigillo templare. Una volta terminato il viaggio, il creditore si presentava presso una "casa Templare" per riscuotere il denaro precedentemente versato, in questo modo se si veniva assaliti da banditi durante il viaggio non si doveva temere di essere depredati di tutti gli averi.
Inoltre i cavalieri templari divennero ricchi possidenti a seguito delle donazioni da parte dei pellegrini a loro grati o di quelle dei nuovi adepti all'Ordine, che finivano tutti in una cassa comune, inoltre nell'anno 1139 papa Innocenzo II pubblica la bolla "Omne datum optimum" che sanciva per l'Ordine (tra gli altri privilegi) l'esenzione dalle decime, ossia si autorizzavano i cavalieri a non pagare tasse al clero secolare.
spedizione crociataI templari divennero proprietari di una imponentre flotta navale (recenti teorie affermano che i Templari abbiano raggiunto l'America) dedita al trasporto di merci e di pellegrini, questi ultimi preferivano viaggiare sulle navi templari in quanto non di rado avveniva che i pellegrini che si imbarcavano su navi di armatori con pochi scrupoli, venivano poi venduti come schiavi ai saraceni.
Il motivo principale della presenza dei cavalieri templari in Italia, forse è da ricercarsi nella necessità di occupare territori e porti necessari al traffico di merci e pellegrini dall'Italia verso la Terrasanta, (da notare la presenza di case Templari anche in Portogallo, ricco di porti per l'imbarco verso la Terrasanta) non di secondaria importanza è la presenza del papato in Roma, resta comunque il fatto che la maggior concentrazione di "case Templari" si trovava in Francia.
L'apparizione dei primi Templari in Italia e da ricercarsi intorno all'anno1130, la loro presenza finì per estendersi nelle principali città italiane: Messina, Milano, Roma, Bologna, Brindisi, Bari, Venezia, Genova, Pisa, Civitavecchia etc. Saranno presenti comunque in maniera maggiore (Toscana) o minore in quasi tutte le Regioni Italiane.
Il tesoro dei Templari
Chi aprirà il monumento trovato
E non verrà a chiuderlo prontamente
Male gliene verrà (Nostradamus IX, 7)
Come già detto, i Templari divennero ben presto una potenza economica, e il denaro, si sà fa gola, ne fece soprattutto al re di Francia Filippo IV detto il bello, che vistosi in notevoli difficoltà economiche fece richiesta di denaro ai Templari che, non senza indugio, glielo prestarono, e qui commisero il più grosso errore che potessero fare.
Il già nominato re non aveva infatti nessunissima intenzione di restituire il denaro, visto che comunque non avrebbe saputo come raccogliere la somma, ordì allora, una infame congiura. D’accordo con il sottomesso Papa Clemente V, fece arrestare i Templari con diverse accuse, il tutto al preciso scopo, non solo di non rendere il dovuto, ma anche di mettere le mani sui restanti averi dei Templari.
Alcuni storici parlano di un rinnovato benessere nel regno di Filippo, subito dopo la scomparsa dei monaci, altri invece sostengono che il re si ritrovò con ben pochi profitti, in quanto nelle casse templari non furono trovati che pochi spiccioli. Eppure gli averi di questi cavalieri dovevano essere enormi a quanto si diceva, si pensi che il porto di la Rochelle, si suppone sia stato impiegato dai Templari per raggiungere le Americhe al fine di sfruttare ricchi giacimenti di argento (all'epoca in Europa ne circolava poco) conosciuti dai marinai Templari discendenti dai Normanni o dai Bretoni che come ben sappiamo erano grandi navigatori.
E inoltre tutti i proventi delle donazioni, i possedimenti terrieri, la flotta navale, gli interessi maturati? Dunque che fine ha fatto questo tesoro? La storia non ha ancora risolto questo rebus, forse i Templari sentito odor bruciato (consentitemi l'allusione) nascosero i loro averi in qualche luogo, o forse per mezzo della loro flotta li trasportarono altrove al sicuro, sta di fatto che ancora nessuno lo ha trovato. Una teoria afferma che le profezie di Nostradamus siano una specie di codice segreto dei Templari tramandatosi di generazione in generazione, eccone un passo:
Sotto la quercia guien, dal cielo colpito,
Non lontano di là è nascosto il tesoro
Che per lunghi secoli era stato ammucchiato (Nostradamus X, 8)
E se parte di questo tesoro fosse nascosto a San Felice Circeo.....?
Templari alla Rocca Circea
La storia dei Templari al Circeo è molto fumosa e frammentata, si pensi che dall'anno 1230 circa (anno del loro presunto insediamento) al 1259 (anno in cui i Templari permutarono il territorio) vi è un buco storico.
Come mai questa mancanza di documenti? che cosa viene tenuto nascosto in questo periodo e perchè? A queste domande si potrà rispondere soltanto avendo accesso agli archivi vaticani. Sembra che i Cavalieri Templari si siano insediati alla Rocca Circea (già dipendente dalla precettoria di Santa Maria dell'Aventino in Roma) nell'anno 1230 circa a seguito di un ordine di papa Gregorio IX.
Il papa temeva una invasione dello Stato della Chiesa, proveniente dal meridione d'Italia da parte dell'Imperatore Federico II (scomunicato dal papa). Se ne deduce che i Templari non vi arrivarono per volontà propria. Oltre alla rocca, occuparono una zona del lago di Paola ove era presente una piccola chiesa (di cui si ha notizia già nel 594 circa) dedicata al culto di Santa Maria della Sorresca (tuttora esistenti sia la chiesa che il culto).
Tale postazione superbamente strategica da un punto di vista militare - marittimo, si suppone servisse a controllare sbarchi indesiderati sulla costa del lago allora comunicante con il mare. Probabilmente la torre (ora campanile) attigua alla chiesetta fu eretta dai templari per segnalazioni o per migliorare la visuale di avvistamento. Ma la teoria militare ha parecchi punti deboli e non regge, in quanto per avere un ottimo punto di avvistamento bastava costruire una torre sul promontorio all'altezza della zona denominata "le crocette" o meglio ancora sul picco di Circe (541 mt) ben visibile da ogni dove.
La torre dei TemplariInoltre un così piccolo avamposto mal fortificato non avrebbe potuto nulla contro uno sbarco nemico massiccio. Era forse un punto di attracco sicuro (e nascosto) per il naviglio templare atto a rifornire via mare, oltre che via terra la Rocca Circea? E' una ipotesi più che plausibile. Tornando al paese, appena attraversata la antica porta di accesso,(ora allargata per far spazio alle automobili) possiamo notare la superba torre dei templari sede del museo storico dell'uomo di neandertal, curato fino a poco tempo fa dal compianto Prof. Marcello Zei al quale San Felice Circeo deve molto.
Tale torre sembra sia stata fatta ristrutturare da tale frate templare Raimondo su ordine del già nominato papa Gregorio IX. A seguito di recenti lavori di restauro ai locali alla base della torre, si possono notare scalini che scendono nel sottosuolo. I lavori sono stati interrotti, forse per motivi di sicurezza o per mancanza di fondi. E' da sottolineare il fatto che tutti, i "vecchi San Feliciani", parlano di cunicoli sotterranei comunicanti, presenti sotto tutta la base del paese, esplorati solo da pochi fortunati e rivelati a pochissimi eletti, forse per timore di prese di posizione da parte delle Belle Arti.
A cosa servivano tali cunicoli? chi li aveva costruiti, i templari forse? o è solo un'altra leggenda? Oltre alla torre ed attigua ad essa si trovano i locali del cosiddetto "convento" ormai rimaneggiati ad uso abitativo a seguito del turismo d'oro e selvaggio degli anni passati. Quello dei Templari a San Felice Circeo resta un mistero: rimasero in tale paese per circa venti anni, fecero qualche opera di fortificazione militare un convento e poi andarono via, permutando la Rocca Circea e la tenuta con la chiesetta di Santa Maria della sorresca in cambio la tenuta di Tor Pagnotta nei pressi di Roma nell'anno 1259, dal Vice Cancelliere della Chiesa Giordano Pironti.
Tutto questo potrebbe sposare la teoria dell'aglomerazione del territorio, infatti i Templari non amavano avere possedimenti a "macchia di leopardo" ma preferivano averli attigui, e poi Tor Pagnotta era più vicina a Roma. Comunque in questo puzzle mancano troppi tasselli, secondo me i Templari vollero liberarsi al più presto della Rocca Circea, non dimentichiamoci che all'epoca le paludi lambivano il paese che non era per nulla ospitale, e che loro essendo esperti bonificatori nulla fecero per migliorare la situazione.
Potrebbe sorgere il dubbio che i Templari fossero stati inviati (in quanto la Rocca si trovava sotto la loro giurisdizione) come forza di controllo o di repressione, verso gli affamati e bellicosi abitanti, forse dediti al brigantaggio, della Rocca Circea ormai in decadenza e magari fuori dal controllo dalla sfera di potere del papa. Sfido io che abbiano voluto lavarsene le mani e che abbiano barattato il tutto al più presto. E' una ipotesi, ma forse non troppo. Forse vi sono misfatti che è meglio tenere nascosti. Venti anni di storia non svaniscono nel nulla.