Aree storico-archeologiche nel comune di San Felice Circeo - Circeo - Storia e Leggenda

Storia e Leggenda del Circeo
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Aree storico-archeologiche nel comune di San Felice Circeo

Attualità

Situazione e interventi

a cura di Franco Domenichelli (delegato ai beni storico archeologici)
e Carlo Gallone.

1. Acropoli di Circeo
2. Grotta Guattari
3. Villa dei Quattro Venti
4. Fonte di Lucullo
5. Recupero epigrafi
6. Mura ciclopiche nel Centro Storico
7. Terme-colombario il località Torre Paola
8. Complesso romano di Torre Paola
9. Acquedotto sotterraneo nel Centro Storico
10. Batteria di Moresca
11. Torre Paola
12. Centro Storico medievale, convento e torre dei templari

...
13. Eventuale recupero della testa della maga Circe
14. Chiesetta della Madonnella e SS. Romitorio
15. Iscrizione "Murena"
16. Promunur Veneris

17. Fontana di Mezzomonte

ACROPOLI DI CIRCEI (approfondimento)

La cinta muraria si trova su una delle vette del Monte Circeo. Si tratta di una importante opera megalitica, che si inserisce nel più vasto contesto di tali strutture del Centro Italia. L’epoca di costruzione si può far risalire al 393 a.C. Il perimetro totale è di circa 700 metri.
Al centro della cinta si trova un pozzo (o comunque una costruzione ipogea) con struttura a tholos, largo circa 3 metri e profondo 5.
Negli anni 80 l’Acropoli è stata oggetto di uno sciagurato tentativo di “restauro” (approfondimento
), che ne ha compromesso parti rilevanti.
La facilità con cui si raggiunge l’area, il panorama, la rilevanza dei resti, possono fare dell’Acropoli un importantissimo luogo di interesse turistico (reso meno attraente solo dall’enorme quantità di antenne dislocate nelle vicinanze, spesso senza alcuna autorizzazione).

INTERVENTI: Lo stato attuale è di completo abbandono: la vegetazione sta coprendo gran parte delle opere, mentre vandalismi continui rendono pericoloso anche l’accesso alla “crocetta” (la palizzata è stata più volte divelta).
E’ assolutamente urgente mettere in atto una pulizia dell’area, col taglio delle piante che impediscono di osservare gran parte delle mura. Purtroppo, il Parco Nazionale si è finora dimostrato ostile a interventi di questa natura.
Per la visita dell’Acropoli sono già a disposizione audioguide che potrebbero essere fornite ai turisti a pagamento. Per il loro utilizzo, però, è indispensabile la ripulitura dei sentieri (con eventuale apertura di nuovi), la numerazione con paline dei punti di ascolto e l’installazione di una completa tabellazione anche stradale (ora del tutto assente).
Dal Centro Storico all’Acropoli si dirama un antico sentiero, con alcuni tratti protetti da mura: potrebbe essere (una volta ripulito e tabellato) un interessante percorso escursionistico.

GROTTA GUATTARI (approfondimento)

Detta anche Grotta del Neandertal, deve il suo nome al ritrovamento al suo interno di un cranio di Homo Neanderthalensis e di una grande quantità di ossa di fauna preistorica. Lo stato della grotta è disastroso: gravi infiltrazioni d’acqua (forse causate anche dalle costruzioni soprastanti, edificate nonostante il vincolo), un impianto elettrico fatiscente e in parte sommerso, danni al paleosuolo causati da una frequentazione indiscriminata. E’ parere degli organi preposti alla salvaguardia che il sito non sia più in grado di sopportare visitatori e debba restare disponibile solo per visite di studio. La proprietà della grotta è del Ministero per i Beni Culturali, che ha già finanziato interventi di risanamento e messa in sicurezza. Resterebbe da rendere pubblico lo stradello di accesso essendo inutile l’acquisizione da parte del comune del solo sentiero.
Il cranio, conservato in ambiente controllato presso il museo Pigorini di Roma, non è ovviamente manipolabile o trasportabile.

INTERVENTI: Non è in ogni caso rinunciabile la visibilità di una grotta nota in tutta Europa e riferimento fondamentale per studiosi di tutto il mondo (nella scorsa primavera è stata oggetto di studio di una equipe di archeologi americani e australiani). Occorre innanzitutto reperire un luogo da destinare a sede di esposizione e centro di studi. A tal fine si propone (ripercorrendo una strada avviata dalle scorse amministrazioni) di utilizzare la villa del Morrone, sequestrata alla criminalità organizzata e passata in proprietà al Comune di San Felice Circeo. In tale sede si potrebbero collocare schermi collegati a webcam poste all’interno della grotta. Per mezzo di joystick, i visitatori potrebbero ruotare le telecamere e azionare uno zoom per ottenere una visione generale e dettagliata.
Negli anni scorsi, un gruppo di studiosi effettuò una copia esatta del paleosuolo di grotta Guattari. Tale riproduzione è stata per molto tempo esposta presso il museo Pigorini di Roma: da alcuni contatti che ho già avviato non si esclude la possibilità che questa possa essere ceduta al nostro Comune, per essere esposta nella prima sala della villa del Morrone. Nel sopralluogo che vi ho effettuato con la Soprintendenza si è calcolato che lo spazio possa essere sufficiente.
L’attrattiva turistica di una simile operazione è fin troppo evidente.
In caso di miglioramento delle finanze comunali e con una prospettiva amministrativa sufficientemente ampia, non va esclusa la possibilità di acquisire il vecchio Albergo Guattari, immediatamente a ridosso della grotta.

VILLA DEI QUATTRO VENTI (approfondimento)

Recentissimi studi (convegno presso il PNC) hanno dimostrato che la cosiddetta “villa Lepido” o dei “Quattro venti” era in realtà un tempio, probabilmente risalente al II – I secolo a.C. Una indagine condotta col georadar ha svelato l’esistenza di stanze sotterranee mai esplorate. Già da sola, villa 4 venti offre la possibilità di visite guidate (a pagamento) per tutto l’anno.
Il Comune di San Felice, con le precedenti Giunte, ha avviato l’esproprio dell’area, procedendo intanto all’occupazione d’urgenza. A tal fine restano vincolati nel bilancio circa 150.000 euro, oltre a quasi 30.000 per ripulitura e recinzione.  Con la nuova Amministrazione, la proprietà ha avanzato la proposta di una cessione in uso gratuito dell’intera area.

INTERVENTI: Occorre con estrema urgenza definire la cessione della villa. Immediatamente dopo, vanno definiti i sentieri (già individuati dal sottoscritto in sopralluogo con la Soprintendenza Archeologica), puliti e messi in sicurezza, insieme alla sistemazione generale del complesso (recinzione, illuminazione, ecc…). Non necessita di sottolineatura la possibilità di occupazione soprattutto giovanile derivante dalla disponibilità di questo e degli altri beni archeologici. Il flusso di visitatori a pagamento è ipotizzabile in almeno 1.000 persone l’anno, oltre alla possibilità di tenervi eventi rilevanti e di alta qualità.

FONTE DI LUCULLO (approfondimento)

Grotta artificiale riconducibile al I secolo d.C., contiene la fonte, che probabilmente serviva anche alcune ville romane nei dintorni. L’acqua non è più potabile, ma esiste un dichiarato interesse dell’Amministrazione Provinciale a uno studio che individui il percorso e per eventuali interventi di protezione del bacino.
Grazie alla disponibilità della cooperativa SF Circeo e alla Protezione civile di Sabaudia, è stato possibile procedere ad approfondita e completa ripulitura dell'area, completamente gratis. Il tecnico incaricato, ing. Massimo Malaspina, che già a titolo gratuito aveva seguito a giugno la pulizia, ha in corso la predisposizione del progetto di messa in sicurezza che consentirà l'apertura al pubblico.

INTERVENTI: Il tecnico ha già delineato il tipo di intervento da porre in essere. E' stata già inoltrata la relazione alla Soprintendenza, evidenziando l'urgenza dell'intervento, da realizzarsi prima di crolli irreparabili. Purtroppo, non c'è stata ancora risposta, se non un parere favorevole espresso verbalmente. Non appena presentato il progetto definitivo, sarà della massima urgenza la sua approvazione e lo stanziamento dei fondi per la messa in sicurezza, l'illuminazione e la tabellazione del sito. Immediatamente dopo si potrà procedere all'apertura al pubblico.

RECUPERO EPIGRAFI (approfondimento)

Numerose lapidi scritte sono state ritrovate nella zona di San Felice Circeo. Esse si trovano ora sparse in varie locazioni, alcune sono scomparse nel tempo. Almeno tre sono collocate nell'area abbandonata del Casale di Mesa (opportunamente fotografate). Il recupero delle epigrafi consentirebbe l'apertura di un piccolo Antiquarium, collocabile nel corridoio di accesso alla Torre dei Templari, che è già stato sgomberato dagli uffici che ne impedivano la fruizione.

INTERVENTI: La Soprintendenza si è già espressa favorevolmente per l'apertura dell'Antiquarium. Occorre formalizzare la richiesta e seguire la pratica, garantendo opportuna protezione e custodia dei reperti. Potrebbe essere possibile ottenere anche i calchi delle lapidi esposte in vari musei, nonché il prestito della “testa di Circe” ora depositata in un museo romano.

MURA “CICLOPICHE” NEL CENTRO STORICO

Una importante cinta muraria “ciclopica” databile intorno al VI secolo a.C. si trova sul versante mare del Centro Storico, in parte all'interno dell'ex asilo e in parte su via Gino Rossi. Quest'ultima è meta di numerosi turisti, essendo presente in varie guide del Lazio. Il muro è coperto di vegetazione e a nulla è servito sollecitare più volte un intervento di ripulitura realizzabile in poco tempo. Neanche la direttiva della Giunta Municipale in tal senso del 5 luglio 2013 è stata eseguita, e il muro è rimasto al buio (il faro montato lo scorso anno è guasto) e coperto di vegetazione (salvo una piccola parte ripulita dalla Cooperativa SF Circeo).

INTERVENTI: Le mura di Circei sono ben note e costituiscono elemento di richiamo per il turismo culturale, che dura tutto l’anno. Un “totem” storico è stato posto nelle immediate vicinanze, ma lo stato di abbandono sopra descritto non contribuisce certo a destare interesse da parte dei visitatori. Sarebbe sufficiente una buona manutenzione e illuminazione, chissà perché così difficili da realizzare.

TERME-COLOMBARIO IN LOCALITA’ TORRE PAOLA

Si trovano sulla strada per torre Paola e dovrebbero risalire al I secolo a.C. Il sito consiste di due locali, parte di un complesso più ampio, destinati inizialmente a impianto termale e poi a scopi funerari. I pavimenti sono in mosaico, le pareti in parte in intonaco rosso. Un locale di forma rotonda fa ipotizzare l’esistenza di un forno, mentre a fianco vi è una vasca con gradino.

INTERVENTI: Il complesso è stato coperto con volte moderne e inspiegabilmente è di difficile accesso ai turisti, rimanendo chiuso e invisibile. Neanche una tabella ne indica l’esistenza, nonostante la sua rilevanza. Se ne propone la riapertura, d’intesa con la Soprintendenza, per le visite guidate ai beni storici del Promontorio Circeo, oltre allo studio della possibilità di renderlo almeno parzialmente visibile dall’esterno, indicandolo con apposita tabellazione.

COMPLESSO ROMANO DI TORRE PAOLA

A pochi metri dalle Terme e immediatamente a ridosso della Torre, si trova un grande complesso, probabilmente una villa, riconducibile ai primi anni dell’Impero. Al di sopra vi è una costruzione recente, non si sa quanto legittima, in stato fatiscente da anni.

INTERVENTI: Una volta acquisita la Torre al patrimonio pubblico, sarebbe utile anche dal punto di vista turistico (e mediante opportuni finanziamenti) inserire nella disponibilità anche la villa romana, ulteriore caposaldo di visite guidate al Circeo.

ACQUEDOTTO SOTTERRANEO NEL CENTRO STORICO

Al di sotto del piazzale San Francesco, sul retro del Comune, vi è un lungo acquedotto, presumibilmente di epoca romana, ma utilizzato anche nel Medio Evo, che tuttora alimenta la fontanella di piazza Mazzini al Convento. Il tratto già percorribile è di circa 120 metri, lungo i quali negli anni 40 del secolo scorso è stata eretta una cortina di mattoni, ma poi continua con pareti scavate direttamente nella roccia. Alcune stalattiti ancora in formazione ornano la volta. Al di sotto dell’attuale edicola, poi, c’è una grande cisterna, visibile da una porta in ferro.

INTERVENTI: L’acquedotto può essere reso visitabile (in piccoli gruppi guidati, eventualmente a pagamento) con alcuni semplici interventi:
- Apertura di una porta d’accesso con scala al posto dell’attuale tombino su piazzale S. Francesco;
- Installazione di una grata in terra per consentire visite più agevoli;
- Illuminazione adeguata del percorso;
- Installazione di una parete di plexiglass e di illuminazione per rendere visibile la cisterna;
- Con tempi successivi e d’intesa con la Soprintendenza Archeologica, si potrà proseguire l’esplorazione del cunicolo e procedere a una datazione più precisa.

BATTERIA DI MORESCA (approfondimento)

Fortino napoleonico situato sul versante di Quarto Caldo. Si trova ora in condizioni pessime, oltre che per l’usura e i vandalismi, anche per la crescita incontrollata di piante che ne minano la solidità. Il sopralluogo effettuato con la funzionaria dell’Ente Parco ha dimostrato la scarsa propensione di quest’ultima ad autorizzare l’indispensabile taglio di essenze.

INTERVENTI: taglio degli alberi cresciuti dentro e a ridosso dei muri, consolidamento dell’entrata e della garitta, manutenzione dell’area.

TORRE PAOLA (approfondimento)

Dopo l’ordinanza emessa dal comune, il privato che occupa l’area non ha proceduto ad eseguire gli interventi prescritti. L’Amministrazione ha assunto impegni precisi in merito all’acquisizione dell’immobile, che rischia il crollo a causa di anni di disinteresse e incuria

INTERVENTI: occorre immediatamente procedere alla occupazione d’urgenza dell’area, provvedendo contestualmente a reperire i fondi necessari all’esproprio definitivo e al restauro della torre. Si ricorda che in tal senso questa Amministrazione si è espressa con delibera n. 33 del 25/07/2013. L’edificio, una volta messo in sicurezza, potrà essere destinato ad attività turistico-culturali.

CENTRO STORICO MEDIEVALE, CONVENTO E TORRE DEI TEMPLARI

Il Centro Storico offre la possibilità di organizzare un intero percorso dedicato al Medio Evo, da affiancare a quello romano. A partire dalla piazza del Comune, ove nella sede della Pro Loco si trova quella che è stata indicata come la cappella dei Cavalieri Templari, alla Torre, al cosiddetto “Convento”.
Quest'ultimo mostra chiaramente l'area destinata alle stalle, per poi salire a un corridoio ben conservato con evidenti le aperture delle celle sui lati, passando per il “Palchetto”, sorta di balconata al primo piano con accesso a una serie di locali, ora trasformati in appartamenti. Nel percorso va ovviamente inserita la torre dei Templari e alcuni sotterranei, uno dei quali è già visibile sotto un negozio (in parte di proprietà comunale) nella piazza Vittorio Veneto.

INTERVENTI: ---

18 ottobre 2013 | agg. 1

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