La Pietra
Dell'Acropoli di Alatri, il Capone Giuseppe, narra dell'esistenza di un masso dove gli abitanti intesero riprodurre una planimetria d'ausilio a chi vi entrasse, insomma, una guida vera e propria! Il progetto e l'esecutivo: l'uno rappresenta quell'elaborato complesso che permette di comprendere un'opera in tutte le sue peculiarità, l'altro un prodotto più semplice dedicato all'intesa di tutti. Forse ogni acropoli come quella dei Circei ebbe una pietra simile a quella di Alatri, la stessa potrebbe essere stata da prima l'esecutivo per le maestranze dedite a realizzare la città ciclopica, poi la piantina cittadina.
Questa pietra si trova sul lato nord della cinta muraria e colpisce per le sue dimensioni e conformazione, particolare la sua parte superiore che è ben levigata e perfettamente in piano (W). Il blocco megalitico è collocato di netto sul piano di campagna senza l'ausilio di supporti sottostanti per sorreggerlo e trovasi nel punto esatto dove si intersecano la traiettoria del primo raggio di sole all'alba del solstizio d'estate e il lato nord dell'acropoli. Analizzando le misure del blocco si scopre una relazione biunivoca tra le misure della città e quelle proporzionate rilevate infatti soggiacciono alla scala di grandezza pari ad 1:100, abbiamo già parlato delle coincidenze tra vari sistemi di misura (metri, cubiti e selil) e la ricorrenza di un numero di proporzione quale il 244.
La rappresentazione grafica tridimensionale a sinistra, dove il piano verticale (M) è definito dalle lettere ABCDEF e la profondità dai punti AL, ha un eguale rapporto con le misure reali dell'acropoli ovvero il lato AB (lato Nord della città) è uguale a 2,44 metri che moltiplicato per 100 da esattamente 244 metri. Stessa situazione si ripete per gli altri lati, nonché utilizzando i cubiti si riscontra sempre eguale rapporto e senza scarti. Sorgono molti perché a cui sarà mai possibile dare una risposta?!. Forze un'ipotesi, tra le tante, a cui dovesse essere dedicato il monolite, appare quella che oltre la rappresentazione della Arx stessa, svolgesse anche il compito di "luogo del tributo" ovvero chiunque entrava nella città doveva passare per una via che transitasse dinanzi al blocco e in relazione al motivo per cui giungeva nell'acropoli doveva lasciare in proporzione un tributo sul piano orizzontale della pietra. Oppure svolgesse la funzione di un altare sacrificale vista la sua relazione con il primo raggio di sole all'alba del solstizio d'estate.