Guarnigione Francese stabilitasi a San Felice
L'invasione napoleonica sconvolse gli equilibri settecenteschi italiani e lo Stato Pontificio rischiò di scomparire definitivamente.
Il nuovo papa, Pio VII, amministrò lo Stato Pontificio finché nel 1808 l'Italia fu nuovamente invasa dall'esercito francese. In quello stesso anno la parte settentrionale delle Marche fu devoluta allo Stato satellite napoleonico del Regno italico. Anche Pio VII venne arrestato e della deportato, la sua prigionia in Francia si protrasse per alcuni anni (1808-1814).
Lo Stato Pontificio fu suddiviso in varie prefetture. Il Circeo veniva amministrato da un sottoprefetto con sede a Velletri. Fu in questo contesto che il Promontorio assunse un'importantanza strategica come avamposto di confine e fu installato, non lontano dall'acropoli, un telegrafo ottico Chappe di segnalazione, così definito in quanto su una torre era installato un braccio rotante che portava alle estremità due bracci minori; il tutto era manovrabile per assumere configurazioni standardizzate corrispondenti a lettere, numeri e ordini di servizio.
Il telegrafo fu gestisto da un ispettore, capitano di vascello della marina napoletana di Murat, Cav. Giuseppe Kalefati, e rimase in attività sino alla restaurazione del governo pontificio.
agg.1 18.05.2003
15 Luglio 2012 | agg.1