La Via Severiana
L'antica strada romana che da Satricum raggiungeva il Circeo e quindi Terracina (aggirando da sud le paludi) fu riattivata dall'imperatore Settimio Severo con il presupposto di un'efficace difesa militare della costa a sud di Roma.
La strada e' illustrata dalla Tabula Peutingeriana, una copia medievale di una mappa romana, dove si segnalavano, per quanto riguarda il Circeo, due importanti stazioni: "Circeios" (nei pressi di Torre Paola) e "Ad Turres" (probabilmente a Torre Vittoria) .
La serie delle stazioni che si susseguono da Astura a Terracina si possono riassumere nella seguente tabella:
Astura |
VII miglia |
Km. 10,400 |
Clostris |
IX miglia |
Km. 13,400 |
ad Turres albas |
III miglia |
Km. 4,500 |
Circeios |
XII miglia |
Km. 18 |
Ad Turres |
IV miglia |
Km. 6 |
Terracina |
IX miglia |
Km. 16,300 |
Altri studi pongono la stazione 'Ad Turres' nei pressi dell'attuale Torre Olevola anzichè Torre Vittoria: "Da Astura a Clostra nella Carta di leggono nove miglia, distanza, se esatta, determina la stazione della macchia di Fogliano, presso l'omonimo lago, quattro miglia distante dalle mura di San Donato, che in questo caso corrisponderebbero alla stazione seguente detta Ad Turres Albas, correggendo però il numero della III della Carta in IIII (IV). Circejo si pone XIX distante da Turres Albas; [...] onde misurando lo spazio fra San Donato e le rovine di Circejo sul monte dello stesso nome volgarmente detto di Santa Felicita, si contano almeno XXIII miglia, e perciò si deve così correggere nella Carta il numero XIX (XII ?). Da Circejo ad Turres si pongono nella Carta IV miglia che pressappoco coincidono con la Torre di Olevola o poco più oltre. Da questo punto a Terracina la Carta pone XI miglia ma ve ne sono appena IX miglia [1]". La tabella che ne consegue è la seguente:
Asturam |
VII miglia |
Torre Astura |
Clostra |
IX miglia |
? |
Ad Turres Albas |
IV miglia |
San Donato |
Circeios |
XXIII miglia |
Torre Paola |
Ad Turres |
IV miglia |
Torre Olevola |
Terracinam |
IX miglia |
Terracina |
Il percorso originario della Severiana, probabilmente, ricalcava l'attuale litoranea Borgo Grappa - Molella - San Felice. Il diverticolo, invece, raggiungeva la zona portuale di Torre Paola "Circeios" affiancata da vari sepolcri alcuni dei quali ancora visibili in localita' Selva Piana. La strada proseguiva, nel tratto principale, costeggiando il monte fino a Torre Vittoria (forse Torre Olevola) da dove proseguiva verso Terracina.
1. Famiano Nardini, Roma Antica (Tomo IV), 1820.
agg.2 15.03.2002
26 marzo 2013 | agg.4
Settimio Severo
Settimio Severo era stato acclamato imperatore dalle legioni di Pannonia (odierna Ungheria) e aveva poi ottenuto il riconoscimento del senato.
L'imperatore, nato a Leptis Magna nella odierna Tripolitania, era un rude e duro soldato, che era salito col valore e con la tenacia ai piu' alti gradi dell'esercito. Egli trasformo' decisamente l'impero in una monarchia militare.
Non aveva simpatia per elementi romani e italici: sciolse infatti la guardia pretoriana, che era composta di Italici, e la riformo, con soldati tratti dalle province; e tolse all'Italia ogni residuo di autonomia amministrativa.
Placate le guerre civili sconfitti i Parti, l'ordine fu riportato nell'impero dalle armi del nuovo imperatore, il quale pote' quindi affidare al grande giurista Papiniano l'immane compito di un generale riordinamento della legislazione romana.
Settimio Severo assunse atteggiamenti autoritari da monarca orientale e, per influsso della moglie, che era una siriana, introdusse nel palazzo imperiale culti dell'oriente. L'imperatore soldato mori' degnamente in Britannia, mentre conduceva una campagna in quelle remote regioni (211 d.Cr.).