La Villetta di Torre Vittoria - Circeo: Storia, Leggenda e Patrimonio Culturale

Storia e Leggenda del Circeo
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La Villetta di Torre Vittoria

Conosciuta anche come Villa Poniatowski e successivamente Villa Spada.

Sul lungomare del Circeo, adiacente a Torre Vittoria, si trova una graziosa villetta in apparente stato di abbandono.


Torre Vittoria inizi del '900 con annesso casino residenziale

L’edificazione di questo fabbricato si deve al principe polacco Stanislo Poniatowski, il quale, a partire dall’anno 1808, apportò alcune migliorie all’intero paese, come la costruzione di strade, di edifici e  l’allestimento di alcuni campi per uso agricolo.

Oltre a questa 'villetta' si deve al principe anche la a costruzione della famosa Villa (poi denominata) Aguet, sul monte,  l’ammodernamento e ampliamento del Palazzo Baronale, ora sede del comune, trasformando la piazza d'armi della Torre Templare in un terrazzo. Il miglioramento della viabilità della via dal paese a La Cona, attuale Via Roma e da qui fino a Torre Paola; il tracciamento di Via del Principe Poniatowski che porta ancora il suo nome; la sistemazione dell'antico orologio sulla facciata delle Torre Templare per consentirne a tutti la visione; il Palazzetto Comunale per la Comunità di San Felice;  la costruzione di 16 nuove case e 8 cantine soprattutto nel lato est del centro storico, via XX Settembre; l'innalzamento di un padiglione, presso la scogliera, con dei sedili, Piazzale Gino Superti. Quindi la strada del lungomare conducente alla Torre Vittoria, il Lungomare Circe, presso la quale fu edificato la suddetta villa prospiciente il mare ed ivi una piantagione di alberi di fico; l'impianto di un frutteto, di una vigna e di un giardino sullo spiazzo delle rovine della cosiddetta Villa di Lepido e di altre piantagioni in vari punti del territorio. Qui eresse il padiglione dei Quattro Venti, a forma di piccola torre, dove il principe era solito recarvisi per respirare l'aria balsamica del mare.

La villetta di Torre Vittoria è famosa soprattutto per la visita di Papa Gregorio XVI, aprile del 1839, nel quale soggiornò per breve tempo e da dove si affacciò dal balcone per benedire i pescatori locali. Dalla relazione del principe Camillo IX Massimo d’Arsoli:

"La passeggiata di sua santità terminò quella mattina alla Torre Vittoria... dove la Reverenda Camera possiede anche un piccolo palazzo, nel quale sua santità entrò per riposarsi... Ivi era schierata la truppa con la banda dei dragoni di Roma, e Sua Santità, dopo aver compatito la benedizione a vari pescatori, che le offrirono i frutti della loro pesca, rimontò con suo seguito in carrozza per tornare a San Felice".


La villa, dopo l’unione del Circeo al Regno d’Italia, divenuta intanto proprietà privata, è stata ampliata e ristrutturata più volte. Negli anni 80 del secolo scorso sono nate alcune fantasiose leggende per via dell'aspetto spettrale che l'edificio trasmetterebbe ai passanti. Allo stato attuale versa in condizione di semi-abbandono e, a quanto pare, è stata messa in vendita.


anno 2013
13 gennaio 2017 | agg.1
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